ERSE Ecological Research and Services for the Environment è una società cooperativa toscana tra professionisti dell’ambiente, specializzati nelle varie discipline della biologia ambientale e delle scienze naturali.
ERSE opera su tutto il territorio nazionale
mediante applicazione degli indici STAR_ICMi (macroinvertebrati), NISECI (ittiofauna) e IFF (funzionalità fluviale) in aree interessate dal potenziamento ferroviario della Tratta Hirpinia-Orsara-Bovino.
LUOGO
Puglia-Campania
TIPOLOGIA
Monitoraggi acque interne
COMMITTENTE
ambiente s.p.a.
Il monitoraggio della qualità delle acque superficiali del fiume Cervaro e dei torrenti Acquara e Vallone ha avuto come obiettivo la verifica delle potenziali interferenze dovute al potenziamento della linea ferroviaria nei comuni di Montaguto (AV), Panni (FG), Orsara di Puglia (FG) e Bovino (FG). La qualità ecologica è stata valutata tramite l’applicazione del sistema MacrOper e la derivazione dell’indice STAR_ICMi (EQB: macroinvertebrati bentonici), la derivazione dell’indice NISECI (EQB: ittiofauna) e l’applicazione dell’indice IFF (Indice di Funzionalità Fluviale).
Per ogni stazione di monitoraggio il piano analitico ha previsto:
Il sistema di classificazione, denominato MacrOper, consente di derivare una classe di qualità per gli organismi macrobentonici, utile per la definizione dello Stato Ecologico del corso d’acqua.
Il sistema di classificazione MacrOper consente di ottenere:
La metodologia di campionamento utilizzata è quella elaborata da Buffagni et al. (2007). Il prelievo quantitativo di macroinvertebrati viene effettuato su una superficie nota in maniera proporzionale alla percentuale di microhabitat presenti nel tratto campionato.
Il campionamento prevede l’individuazione, nel tratto di corso d’acqua monitorato, della sequenza riffle/pool riconoscibile dalla presenza di due aree contigue con caratteristiche di turbolenza, profondità, granulometria del substrato e carattere deposizionale/erosionale diversi. In relazione al tipo fluviale, il campione biologico deve essere raccolto nella sola area di pool o nella solo area di riffle. Lo strumento utilizzato per il campionamento è un retino immanicato modificato. Ogni campione prelevato è costituito da 10 repliche distribuite proporzionalmente tra i microhabitat e le tipologie di flusso, con una superficie totale di campionamento di 1m2.
L’indice STAR_ICMi (STAndardisation of River classifications_Intercalibration Common Metric index) consente di derivare una classe di qualità utilizzando gli organismi macrobentonici come indicatore, definendo lo stato ecologico della stazione in esame in conformità con quanto richiesto dalla Direttiva Acque (2000/60/CE).
La classe di qualità ecologica della sezione in esame è declinata in cinque principali classi di qualità, corrispondenti ad altrettanti giudizi di qualità ecologica (elevato, buono, moderato, scarso, cattivo).
Il calcolo delle metriche che compongono l’Indice STAR_ICMi è stato eseguito mediante il programma MacrOper e i risultati delle singole indagini eseguite per le diverse stazioni (monte/valle) sulla medesima sezione sono stati posti a diretto confronto al fine di fornire un quadro unitario della qualità complessiva che sia facilmente confrontabile nelle fasi successive del monitoraggio.
Il Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche NISECI utilizza come principali criteri per la valutazione dello stato ecologico di un determinato corso d’acqua la naturalità della comunità ittica (intesa come completezza della composizione in specie indigene attese in relazione al quadro zoogeografico ed ecologico), e la condizione biologica delle popolazioni presenti (quantificata positivamente per le specie indigene attese e negativamente per le aliene), in termini di abbondanza e struttura di popolazione tali da garantire la capacità di autoriprodursi ed avere normali dinamiche ecologico-evolutive.
Tali criteri si collegano con le richieste della Direttiva Quadro sulle Acque, 2000/60/CE, ribadite nelle relative norme di recepimento a scala nazionale (D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.), le quali prevedono che per la definizione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali debba essere considerato l’Elemento di Qualità Biologica “fauna ittica”, valutandone composizione, abbondanza e struttura di età.
Lo scopo principale dell’Indice di Funzionalità Fluviale (IFF) è di valutare la funzionalità di un corso d’acqua, intesa come capacità autodepurativa, osservando attentamente l’ambiente in cui il corpo idrico scorre attraverso la compilazione di un’apposita scheda di 14 domande. Tale valutazione, basata su osservazioni reali, può inoltre essere confrontata con il valore di funzionalità potenziale corrispondente ai massimi valori possibili per ogni voce richiesta dal metodo IFF, tenuto conto della specifica tipologia del corso indagato, così da poter ottenere la funzionalità fluviale relativa.
La metodica di riferimento è quella riportata nel Manuale APAT-APPA, 2007: IFF 2007 – Indice di Funzionalità Fluviale – Nuova versione del metodo revisionata e aggiornata.