ERSE Ecological Research and Services for the Environment è una società cooperativa toscana tra professionisti dell’ambiente, specializzati nelle varie discipline della biologia ambientale e delle scienze naturali.
ERSE opera su tutto il territorio nazionale
Redazione dei Piani di Gestione dei siti Natura 2000
IT13435102 “Parco della Magra-Vara” e IT1345101 “Piana del Magra” relativamente all’ambito riguardante la fauna delle acque dolci.
LUOGO
Liguria
TIPOLOGIA
Rete Natura 2000, Piani di Gestione
COMMITTENTE
Ente Parco regionale Montemarcello Magra Vara
Ai fini della redazione dei piani di gestione per i siti Natura 2000IT13435102 “Parco della Magra-Vara” e IT1345101 “Piana del Magra” relativamente alla fauna delle acque dolci (in particolare astacofauna e ittiofauna), sono state svolte le seguenti attività:
raccolta e revisionedegli studi pregressi relativi al territorio interessato: verifica su base bibliografica dei dati di presenza di habitat e specie riportati nel Formulario Standard di ciascun Sito, confronto con le Misure di Conservazione sito-specifiche e con i dati contenuti nella banca dati Li.Bi.Oss al fine di un allineamento tra gli atti documentali e le segnalazioni pervenute;
indagini di campo per approfondimenti specifici tra cui:
aggiornamento dei dati di presenza di specie riportate nel Formulario Standard di ciascun Sito;
monitoraggio, laddove opportuno e possibile, realizzato secondo le metodologie indicate nelle Linee Guida ISPRA (Manuale 142/2016 e/o s.m.i.);
revisione delle “aree focali” come individuate dalla D.G.R. 1687/2009 “Definizione delle priorità di conservazione dei Siti di Importanza Comunitaria terrestri e della cartografia delle Zone rilevanti per la salvaguardia dei SIC”;
compilazione di specifico databasedi dati derivanti da rilevamenti secondo le linee guida e i relativi “tracciati record” elaborati da ARPAL e approvati con D.G.R. del 22 luglio 2016 n. 681;
elaborazione di eventuali proposte di aggiornamento del Formulario Standard Natura 2000 derivanti dalle ricognizioni congiunte bibliografiche e di campo;
indicazioni propedeutiche all’individuazione di strategie di gestione delle ZSC, nonché della loro fruizione anche in riferimento alla presenza o al possibile sviluppo di attività antropiche;
individuazione di obiettivi di gestione coerenti con la direttiva 92/43/CEE “Direttiva Habitat”;
valutazione ed esame delle criticità (pressioni e minacce) relativamente alle specie, in particolar modo di tipo prioritario e di maggior interesse conservazionistico;
proposta di indicatori per verificare l’efficacia attuativa del piano di gestione che saranno utilizzati all’interno di uno specifico piano di monitoraggio;
proposta di indirizzi regolamentari con indicazione delle attività non compatibili con la conservazione degli habitat;
contributo alla predisposizione di schede di azione con allegata cartografia tematica coerenti e conformi al quadro normativo vigente direttamente connesse al raggiungimento degli obiettivi specifici.
Per ciascuna delle due ZSC sono state prodotte:
check list degli habitat, elencati in allegato alla direttiva Habitat;
check list delle specie di flora elencate negli allegati alla direttiva Habitat e altre specie di interesse locale, regionale e nazionale;
analisi delle principali cause di pressione su habitat e specie interne o esterne alle ZSC (secondo le tipologie previste dall’elenco ISPRA nell’aggiornamento 2018 o successivi);
cartografie tematiche come previste dalla D.G.R. n. 864/12 ss.mm.ii.;
indicazioni gestionali per le specie e gli habitat e relative cartografie tematiche, sulla base degli obiettivi specifici definiti dalla D.G.R. 4 dicembre 2009, n.1687 “Priorità di conservazione dei Siti di Importanza Comunitaria terrestri liguri e cartografia delle Zone rilevanti per la salvaguardia dei Siti di Importanza Comunitaria” e dalle Misure di Conservazione approvate (D.G.R. n. 1459/2015; D.G.R. n. 1159/2016; D.G.R. n. 537/2017);
indicazioni per l’aggiornamento e per la precisa definizione delle Misure di Conservazione come sollecitato da parte della Commissione Europea e come previsto dalla L.R. n. 3/2019.
Tutti i dati raccolti e le relative elaborazioni sono state rese secondo gli standard comunicati dalla Regione Liguria e secondo gli schemi individuati da ARPA Liguria, al fine dell’inserimento degli stessi nel data base dell’Osservatorio Ligure per la Biodiversità (Li.Bi.Oss.).